mercoledì 20 maggio 2009

Evoluzione e prospettive della Danzaterapia


La danza è un importante strumento di espressione globale della persona, una forma di manifestazione delle dimensioni profonde della natura umana. La sua capacità di sostenere il benessere attraverso la manifestazione delle emozioni era già nota in molte popolazioni primitive che, attraverso i balli tradizionali, mimavano i propri stati affettivi individuali o di gruppo.

L’uso terapeutico della danza in una forma più sistematica risale a tempi più recenti in cui si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapia”, che comprendono metodi che utilizzano il movimento del corpo in modi più o meno strutturati e in relazione ad obiettivi diversi. All’interno delle varie tipologie di “movimento-terapie” sono compresi differenti approcci, tutti accomunati dal riconoscimento del rapporto che unisce mente e corpo, e che si pone come obiettivo la possibilità di intervenire per favorire e sostenere la salute mentale e lo sviluppo psicologico.


A partire dall’osservazione dei benefici sul corpo e sulla mente sono state sperimentate tecniche di utilizzo della comunicazione non verbale attraverso la danza, giungendo con il danzatore e coreografo slovacco Rudolf Von Laban all’uso del movimento per l'espressione delle emozioni, mettendo a punto il metodo che è stato definito “il dramma della danza”. In questa prospettiva il movimento comincia ad essere inteso anche come uno strumento che rivela molte caratteristiche individuali, come gli stati d'animo e la personalità. In quest’ottica, che oggi rappresenta il fondamento di gran parte della “danzamovimentoterapia”, il corpo in movimento viene analizzato considerando quattro elementi come indicatori della realtà del soggetto quali peso , spazio, corpo e flusso, creando il sistema di analisi del movimento definito “Laban Movement Analysis” e la relativa metodologia “Effort-Shape”.
Il vero e proprio termine “danzaterapia ” comincia a diffondersi all’inizio del Novecento grazie al contributo di due ballerine professioniste della cosiddetta “modern dance”: M. Chace e T. Schoop. Esse hanno fatto esperienza in prima persona del superamento delle tradizionali e rigide tecniche di danza classica cominciando a concentrarsi sul piacere di ballare e sul benessere che la danza è in grado di regalare, sostenendo l’espressione con il corpo e sulla musica attraverso forme spontanee di movimento. Le loro più famose applicazioni della danzaterapia hanno coinvolto principalmente reduci di guerra con problematiche di depressione, psicosi o forme di isteria.

5 commenti:

Elisa Costanzo ha detto...

Complimenti!!! E' veramente carino il tuo blog

alessia.riccardi ha detto...

grazie milleeeeee!!!!!!!:)

EluisaPiaGiglio ha detto...

Complimeti per il tuo blog..soprattutto per la grafica!Veramante molto graziosa!!!!

Piccola... ha detto...

Non avevo mai guardato la danza sotto questo aspetto eppure io sono una grande appassionata.
Grazie a questo blog ho scoperto nuovi orizzonti..continua così..Ah complimenti anche per la personalizzazione del blog!

Unknown ha detto...

Salve a tutti,
volevo far sapere per chi è interessato alla danza terapia e sta dalle parti di Pesaro che c’è un ottimo centro specializzato ( http://www.silemacentroterapie.com ) che frequento e in cui mi sono trovata benissimo.
I responsabili sono molto competenti e brave persone, consiglio di farci un salto!

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